CIAO PRESIDENTE
11-04-2020 23:17 - VARIE
Se n'è andato in silenzio, come silenziosa era la sua presenza nei suoi ultimi anni di "Elsasport" prima che la malattia lo chiudesse in casa.
Molte delle giocatrici attuali ma anche dirigenti non lo hanno conosciuto, ma tanti ricorderanno quel personaggio che al sabato sera arrivava con la mazza, già provato dalla malattia, ricurvo sulla schiena e dopo pochi saluti ed informazioni sulla nostra squadra, si posizionava alla pulsantiera del segnapunti. Segnava i punti a nostro favore a volte anche troppo velocemente, anche prima del fischio arbitrale e nei rari casi in cui l'arbitro dava il punto diversamente dal suo pensiero era poco propenso a toglierlo.
"Quel punto era nostro" "hai ragione Romano ma lo ha dato a loro lo devi togliere" "va bene ma era nostro!".
Ricordo un episodio in cui non voleva in alcun modo tornare sulla sua decisione e l'arbitro dapprima indispettito sceso dal seggiolone lo voleva espellere per poi ripensarci alla mia richiesta "pensaci bene, non se lo merita".
Romano corresse il punto e l'arbitro capito il personaggio e la situazione lo lasciò al suo posto rinunciando alla sua decisione.Una saggia scelta.
Ricordo un altro episodio alla fine della partita contro la squadra dei vigili del fuoco di Grosseto che valeva la testa del girone e la promozione diretta in C.
Mancava un punto, un tie-break 14/13 a nostro favore se non ricordo male, una doppia clamorosa della centrale avversaria non sanzionata dopo che per tutta la partita l'arbitro era stato severo su questo fondamentale.
Confusione in campo, squadra deconcentrata e partita poi persa (14-16).
Dopo i saluti di rito Romano deciso all'arbitro gli disse "ci hai fatto perdere la partita" e quello, con una sincerità che comunque resserenò gli animi, gli rispose "è vero ma non me la sono sentita di far finire la partita su una doppia".
Raro sentire arbitri ammettere i propri errori e comunque Romano fu soddisfatto di quella ammissione e la cosa finì lì. Per la cronaca poi centrammo la promozione ai play-off in una apoteosi di emozioni.
Ci teneva tanto Romano all'Elsasport di cui è stato fondatore, insieme a Giuliano Niccolai, Ivana Baronti, Marzio Giglioli e Mauro Bertelli, nonché presidente per quasi venti anni.
Ricordo durante le riunioni del consiglio l'importanza della sua presenza, voleva ogni volta il resoconto dai dirigenti di ogni singolo gruppo, dal minivolley alla prima squadra per poi sentire l'opinione di tutti prima di prendere decisioni anche importanti.
È stato un grande presidente e dispiace per chi non lo ha potuto conoscere.
Se n'è andato in silenzio, non abbiamo potuto neanche rivolgergli l'ultimo saluto a causa della pandemia in corso ma lo ricorderemo con affetto.
CIAO PRESIDENTE.